Braid, PC

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Bombe93
view post Posted on 14/5/2009, 19:35




Sgomberiamo subito il campo da equivoci: Braid è un gioco che tutti dovrebbero provare, ma non è un gioco per tutti. E per diversi motivi. Il primo è che il gameplay è decisamente vecchia scuola, con piattaforme, salti millimetrici e puzzle a go-go. Il secondo è che l'intero gioco, il modo in cui è strutturato, il messaggio che vuole trasmettere è discretamente "alto", in termini qualitativi, e molti potrebbero - anche a ragione, sia chiaro - non aver interesse per questo genere di cose, come c'è chi è interessato al cinema di puro intrattenimento. Diversamente da titoli più "sperimentali" come il già trattato The Path, Braid ha dalla sua il fatto che dietro la storia e le sue metafore esiste un vero videogame, non una "storia interattiva". Ma è un gioco discretamente difficile. Il che potrebbe scoraggiare buona parte delle persone che vi si cimentano, e che potrebbero trovare molti dei sessanta puzzle troppo ostici per essere superati.

Dopo essere uscito su Xbox LIVE Arcade lo scorso anno e aver ottenuto riconoscimenti e apprezzamenti in maniera pressoché unanime, la "creatura" di Jonathan Blow arriva finalmente anche su PC, praticamente identica alla controparte console. Nel bene e nel male: per esempio, il fatto che non offra nulla di nuovo o in più rispetto a quanto già visto, neanche a livello grafico. Insomma, l'unico motivo per cui potreste non averlo giocato è che non possedete una Xbox 360.

Il protagonista di Braid è un tizio in giacca e cravatta di nome Tim, che va alla ricerca di una Principessa perduta per colpa di un errore commesso nel passato; per farlo dovrà attraversare sei mondi raccogliendo pezzi di puzzle e risolvendo enigmi via via più complessi, sfruttando la sua unica e peculiare caratteristica, quella di riavvolgere il tempo a piacimento e di alterare così il corso degli eventi: a volte è possibile interagire con elementi del passato o del futuro, altre volte mischiare tempo e spazio. La varietà è decisamente notevole, e ogni mondo presenta sfide sempre diverse e un approccio nuovo alla gestione del tempo. Le dinamiche del gameplay, all'inizio apparentemente complesse e insormontabili, diventeranno via via più chiare e meno astruse, rendendo accessibili luoghi che prima non si sapeva come raggiungere. Tra un mondo e l'altro Tim dovrà assemblare i pezzi raccolti, e meditare sulla sua vita e su come è arrivato a trovarsi in questa situazione.
Ed è proprio la narrazione, il messaggio (e le mille possibili intepretazioni che gli si possono dare, dalla rilettura dei platform al senso della vita) in essa contenuto, quello che strega e affascina del gioco, la mancanza apparente di un senso nelle rimuginazioni di Tim, il coinvolgimento emotivo che attanaglia durante la partita, fino al sopraggiungere di un senso di inattesa e profonda malinconia. E poi dicono che i videogiochi sono cose da bambini...

Dal punto di vista tecnico Braid si rivela una piccola gemma, affascinante e struggente: fondali completamente disegnati a mano, non senza una certa velleità artistica (realizzati da David Hellman, l'unica altra persona coinvolta nel progetto), animazioni molto ben curate e musiche delicate, quasi meditative.

Rispetto alla versione Xbox, Braid PC soffre di qualche problema in più di stabilità e di visualizzazione, ma sia sul sito ufficiale che nei vari portali dove è distribuito in digital delivery il gioco continua a essere aggiornato, e il grosso dei problemi dovrebbe essere già bello che risolto. Per il resto, trattandosi di una conversione "brutale", non aspettatevi nulla di quel che solitamente un gioco per PC offre, come la possibilità di cambiare la risoluzione, il dettaglio grafico, e neppure i controlli.

Ed è proprio la narrazione, il messaggio (e le mille possibili intepretazioni che gli si possono dare, dalla rilettura dei platform al senso della vita) in essa contenuto, quello che strega e affascina del gioco, la mancanza apparente di un senso nelle rimuginazioni di Tim, il coinvolgimento emotivo che attanaglia durante la partita, fino al sopraggiungere di un senso di inattesa e profonda malinconia. E poi dicono che i videogiochi sono cose da bambini...

Dal punto di vista tecnico Braid si rivela una piccola gemma, affascinante e struggente: fondali completamente disegnati a mano, non senza una certa velleità artistica (realizzati da David Hellman, l'unica altra persona coinvolta nel progetto), animazioni molto ben curate e musiche delicate, quasi meditative.

Rispetto alla versione Xbox, Braid PC soffre di qualche problema in più di stabilità e di visualizzazione, ma sia sul sito ufficiale che nei vari portali dove è distribuito in digital delivery il gioco continua a essere aggiornato, e il grosso dei problemi dovrebbe essere già bello che risolto. Per il resto, trattandosi di una conversione "brutale", non aspettatevi nulla di quel che solitamente un gioco per PC offre, come la possibilità di cambiare la risoluzione, il dettaglio grafico, e neppure i controlli.

Dimenticavo: Braid costa tredici euro su Steam: serve star qui ancora a parlarne?

 
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